La figura dell’allenatore in ambito giovanile rappresenta un ruolo chiave nel percorso di crescita tecnico ed educativo del giovane giocatore.
Sottolineiamo educativo poiché crediamo fermamente che, insieme alla famiglia e all’ambiente scolastico, il calcio possa essere uno strumento importante nella crescita umana del ragazzo. Diventa così fondamentale investire ed affidare le proprie squadre a risorse umane che abbiano competenze importanti.
Con l’avere competenze importanti ci riferiamo all’avere un bagaglio di conoscenze tecniche, all’avere la capacità di dimostrarle e di farle acquisire ma soprattutto all’avere importanti valori umani. Sono appunto questi che ci permettono di trasferire al meglio il nostro sapere e che permettono di creare una sintonia tra allenatore-squadra-giocatori. Diventa così prioritario selezionare educatori capaci di:
• Avere capacità di gestione (del gruppo, dei rapporti, degli spazi, dei materiali…)
• Avere capacità comunicative (differenti per le diverse fasce d’età)
• Avere perseveranza nello studio e nel confronto con gli altri tecnici
• Avere conoscenze metodologiche, tecniche e psicologiche.
Tutte queste competenze risultano fondamentali nell’obiettivo primario di ciascun settore giovanile: la crescita di ogni singolo giocatore.
La scelta degli allenatori-educatori diventa così prioritaria per assicurare alta qualità ad una Scuola Calcio e per ottemperare ai valori sociali propri dello sport.
Lo sport gioca infatti un ruolo cruciale permettendo di educare i giovani ai valori, ai regolamenti ed integrando differenti individualità e gruppi all’interno della comunità. L’attività calcistica giovanile viene regolata tenendo presente in maniera prioritaria quanto riportato dalla “Carta dei diritti dei bambini” (New York – Convenzione sui Diritti del Fanciullo del 20/11/1989) e dalla “Carta dei diritti dei ragazzi allo Sport” (Ginevra 1992 – Commissione Tempo Libero O.N.U.) alla quale si deve guardare con particolare attenzione in modo che ad ogni bambino siano sempre assicurati:
- il diritto di divertirsi e giocare;
- il diritto di fare sport;
- il diritto di beneficiare di un ambiente sano;
- il diritto di essere allenato e circondato da persone competenti;
- il diritto di seguire allenamenti adeguati ai suoi ritmi;
- il diritto di misurarsi con giovani che abbiano le sue stesse possibilità di successo;
- il diritto di partecipare a competizioni adeguate alla sua età;
- il diritto di praticare sport in assoluta sicurezza;
- il diritto di avere i giusti tempi di riposo;
- il diritto di non essere un campione.